Fenice Veneziamestre – Miti Vicinalis 3 – 4
Palacosmet di Dolo, li 21 ott. 2017
La terza partita di campionato, in pratica, è giocata da ambedue le contendenti fuori casa perché si recita in trasferta al Palacosmet di Dolo per indisponibilità contingenti al referendum del “Franchetti”. Si avverte un certo disagio per le dimensioni del campo di gara e per l’assenza del tabellone segnapunti e cronometraggio. Il signor Creso di Trieste e la gentile signorina Zucchiati di Tolmezzo dirigono la gara; ad arrangiarsi al cronometro c’è il signor Zorzetto di San Donà di Piave. Esauriti i riti preliminari si inizia a giocare alle ore sedici: alla destra della tribuna è schierata la formazione della Fenice con Molin in porta, Meo, Ortolan, Cavaglia e Hasaj (in maglia e calzettoni gialli con pantaloncini neri); per contro Decrescenzo fra i pali, Zecchinello, Laino, Cocchetto e Paz (di bianco vestiti). L’avvenimento e molto sentito dalle due formazioni e il gioco si infiamma presto con un goal per parte in rapida successione: un rimpallo sfortunato di Zecchinello serve Cavaglia che non perdona; capitan Laino mette subito le sorti in pari quando sono trascorsi appena tre minuti di gioco. Dopo il “time out” richiesto da mister Pagana un gran tiro di Meo si stampa sul palo alla destra della porta difesa da Decrescenzo. Si sbagliano alcune occasioni da una parte e dall’altra ma è l’assalto dei gialli che viene premiato dalla rete messa a segno da Botosso al dodicesimo. Ortolan, con una pregiata rovesciata, estrae dalla propria porta il pallone a portiere battuto. Sebbene priva di tre elementi essenziali (Toso squalificato, Ariati e Delgado infortunati) la formazione vazzolese produce il massimo impegno alla ricerca del pareggio ma piuttosto che il goal arriva l’ammonizione per Laino e Osmani. Il punteggio di due ad uno accompagna gli atleti negli spogliatoi al termine della prima parte dell’incontro. La nota del fischio di inizio del secondo tempo non fa in tempo a spegnersi che Hasaj sorprende Decrescenzo accreditando il tre ad uno ai veneziani nei primi cinque secondi di gioco. Accorcia le distanze Paz dopo due minuti; alla metà del periodo viene ammonito Caregnato. Il “forcing” del Vicinalis è premiato dal goal di Zecchinello a quindici minuti e cinquanta secondi di gioco. La partita è molto tesa e il punteggio di parità non dà l’opportunità a mister Peruzzetto di buttare nella mischia i tre rincalzi della “ander 19” (Cescon, Da Dalto e Perin). Mentre il tempo sta per esaurirsi matura un tiro libero per il sesto fallo dei veneziani: batte Laino, Molin è abilissimo a salvarsi in “corner”. Quando tutti si sono rassegnati ad accettare il risultato di parità e mancano ventotto secondi alla fine della partita gli arbitri decretano un rigore a favore del Miti Vicinalis. La responsabilità è grande ma Raphael Laino, per nulla intimidito dal tiro libero poco anzi fallito, mette all’incrocio dei pali il pallone del poker corsaro. Un accenno di gazzarra accompagna gli arbitri al loro ritorno negli spogliatoi perché gli appassionati tifosi della Fenice Veneziamestre fanno fatica ad accettare il responso finale; la formazione della Miti Vicinalis voleva fortemente vincere e finalmente la buona sorte le ha dato una mano.
Fenice Venezimestre
Piazzon, Giammon, Caregnato, Meo, Zupperdoni, Bertuletti, Botosso, Ortolan, Cavaglia, Hasaj, Nalesso, Molin.
All. Pagana
Miti Vicinalis
Zecchinello, Vidotto, Buriola, Laino, Cescon, Cocchetto, Osmani, Silvestrin, Paz, Decrescenzo, Perin, Da Dalto.
All. Peruzzetto
Francesco Tomai Pitinca